Domenica 25 maggio su «La Lettura» del «Corriere della Sera» Franco Cordelli scrive un fiammeggiante articolo intitolato La palude degli scrittori. Una cosa a metà tra la lamentazione e l’invettiva, che trae spunto dalla lettura di qualche pagina di Giorgio Falco e di Giorgio Vasta. Righe e righe dalle quali, in buona sostanza, si capisce solo che all’autore non piacciono quei due scrittori, giacché le argomentazioni critiche sono davvero ridotte al minimo. Il resto è pura lagna. A corredo del testo c’è un grafico, che vorrebbe essere il «tentativo di guardare dentro la palude» che è ormai divenuta la letteratura italiana (signora mia! verrebbe da aggiungere). Continua a leggere